“Detto per inciso”: a Palermo la bipersonale dedicata ad Antonio Ligabue e Carlo Carrà presso il “Centro d’arte Raffaello”.

“Detto per inciso”: questo il titolo della bipersonale a cura del critico d’arte Giuseppe Carli

dedicata ad Antonio Ligabue e Carlo Carrà, due capisaldi del panorama artistico del ventesimo

secolo.

Un nuovo importante appuntamento per il “Centro d’arte Raffaello” diretto da Sabrina Di Gesaro, che ospita l’esposizione nella sede di via Emanuele Notarbartolo 9/e fino alla giornata di Sabato 27 Maggio.

L’inaugurazione, tenutasi sabato 13 maggio a partire dalle 18:00 alla presenza, tra gli altri, del sindaco di Palermo Roberto Lagalla e del consigliere comunale Antonio Rini, si è caratterizzata per la dimensione istituzionale: “Detto per inciso”, infatti, è inserita nel calendario della dodicesima edizione del Festival “Settimana delle Culture Palermo 2023”.

La mostra è una collezione, raccolta nel corso di tanti anni di attività, composta da dieci incisioni a punta secca di Antonio Ligabue, tutte realizzate tra il 1960 e il 1966, e otto incisioni a punta secca di Carlo Carrà, risalenti all’arco temporale compreso tra il 1922 e il 1924.
Essa comprende inoltre otto disegni, sempre di Carlo Carrà, che si collocano tra il 1927 e il 1945.
Opere prestigiose, pubblicate in svariati cataloghi, pressoché esaurite, edite con tirature limitate, numerate e firmate dagli stessi artisti.
“Mettere a confronto due artisti del calibro di Carlo Carrà e Antonio Ligabue – commenta il curatore Giuseppe Carli – è come cogliere l’essenza del concetto filosofico cinese di Yin e Yang, una continua dualità che non rappresenta la netta divisione bensì la necessità di contaminazione”.
“Nessuna cosa – spiega il critico d’arte  – può essere completamente Yin o Yang : essa contiene il seme per il proprio opposto”.
Così nasce la volontà di accostare questi due Maestri del Novecento europeo che si sono distinti e affermati proprio grazie all’invenzione di un nuovo linguaggio in pittura e scultura ma, non di meno, nei bozzetti, nei disegni e nelle incisioni, ed è proprio nelle opere grafiche che si riesce a rintracciare il loro comune denominatore. “Traducendo e parafrasando i segni incisi di Carlo Carrà e Antonio Ligabue –  sottolinea Giuseppe Carli –  è possibile dedurre che gli elementi loro comuni sono la visione del nuovo, unica esigenza impellente nella loro arte, e la consapevolezza del ricambio compulsivo: ovvero, quell’istanza di sostituzione che necessita, per entrambi, di un aspetto fresco e sempre attuale che lasci un segno indelebile”.
“Un agire progressivo che li porta, seppur con vite molte diverse   – conclude – a uno stesso percorso costellato dall’ossessione e dalla sublimazione verso il proprio lavoro, che, come il canto silenzioso di un’anima, si eleva per lambire l’ignoto e afferrare il senso più spirituale dell’arte, a testimonianza di quello stato di grazia che pervade tutta la loro caparbia ispirazione, rendendoli unici”.
“Antonio Ligabue e Carlo Carrà, protagonisti della mostra – osserva la dottoressa Sabrina Di Gesaro  –  sono accomunati dal segno, dal tratto incisorio e da una tecnica capace di offrire, attraverso un preciso linguaggio, un assaggio dell’immaginazione ricca e della bravura tecnica degli artisti”.
“In varie maniere – prosegue il direttore artistico della galleria – le opere rappresentano lo spirito del ventesimo secolo, un tempo di cambiamento e di grande fermento culturale e artistico”.
“Le opere –  aggiunge –  sono al tempo stesso audaci, energiche e fantastiche e dimostrano la maestria di Antonio Ligabue e Carlo Carrà nell’uso delle linee, delle forme e del tratto incisorio”.
Opere che il “Centro d’arte Raffaello” ha il privilegio di annoverare tra i propri fiori all’occhiello della collezione più privata: gioielli da custodire gelosamente.
“Si tratta – commenta Sabrina Di Gesaro –  di un patrimonio artistico che ho voluto estendere a una platea più ampia, condividendolo con la città di Palermo in occasione della ‘ Settimana delle Culture’: le incisioni sono straordinarie e rappresentano una testimonianza della creatività, delle abilità e delle visioni dei due Maestri, un testamento artistico da preservare e mostrare con orgoglio”.
“Dal 1986 a oggi abbiamo organizzato una molteplicità di eventi artistici con nomi celebri nel panorama internazionale, come la personale del Maestro Carra’, esattamente nel 1999, e, negli anni, abbiamo accolto diverse opere del maestro Ligabue. Al momento attuale abbiamo deciso di esporre queste opere nella città di Palermo in occasione della dodicesima edizione della settimana delle culture.
La mostra sarà visitabile, per tutti, fino al 1 Giugno p.v. con una proroga da noi fortemente voluta, mentre  Domenica 28 maggio sarà aperta ai soci del FAI”, rende noto Sabrina di Gesaro, direttrice della Galleria.

“L’ottica è di alternare l’anima della tradizione come Carrà e Ligabue oltre a figure emergenti come Marco Favata, Nicholas Stedman. Un’ottica che è apparsa vincente poiché ho riscontrato molto successo di pubblico, soprattutto stranieri e scolaresche, e circa trenta gli articoli proposti da differenti giornali online” conclude.
Coloro che non avessero avuto l’opportunità di visitare la mostra sopracitata potranno comunque recarsi presso la sede di via Notarbartolo 9/E a Palermo per visionarle, in maniera permanente.
Le opere rimarranno ancora disponibili online,  fotografate fronte e retro, e possono essere acquistate direttamente dal sito della Galleria.

1 commento su ““Detto per inciso”: a Palermo la bipersonale dedicata ad Antonio Ligabue e Carlo Carrà presso il “Centro d’arte Raffaello”.

  1. Complimenti alla dottoressa Angela Ganci per l’articolo e per il suo impegno giornalistico che spazia in vari settori.
    Interessante mostra nella nostra città di Palermo.

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