Stiamo attraversando un periodo molto preoccupante e quindi mi rendo conto che da soli non è facile arrivare a una soluzione definitiva. Dobbiamo avere fiducia nel Governo italiano intanto. Bisogna non farsi prendere dall’ansia e accettare le regole dello Stato. Io personalmente per esempio cerco di non uscire senza una motivazione valida, cercando di riprendere alcune cose che avevo trascurato per non avere tempo, come fare scarpe di lana e sciarpe, o leggere.
Nel frattempo mi tengo informata attraverso i TG anche pregando che l’emergenza passi al più presto, anche per il bene della famiglia, dovendomi anche occupare di un parente disabile.
Purtroppo dobbiamo adeguarci a questo nuovo stile di vita completamente nuovo e inusuale per noi tutti.
Questo è però l’unico modo se vogliamo bloccare il contagio che potrebbe propagarsi velocemente. In Cina e a Codogno, dove i nuovi casi stanno diminuendo, ha funzionato, quindi è stato opportuno estenderlo anche al resto d’Italia.
L’Italia nel passato è stata caratterizzata da difficoltà per le quali si è sempre trovata una soluzione, questo vale anche per quest’altro problema molto serio la cui risoluzione può avvenire solo attraverso l’impegno di ciascuno, vale a dire rispettando il Decreto. Questo tempo dev’essere inteso come momento riflessivo da dedicare a sé stessi e ai familiari più stetti con cui ovviamente si condivide lo stesso tetto. Molto importante è che il messaggio che proviene dai media sia filtrato sopratutto per i bambini, i quali dovrebbero apprendere da ciò che le persone difronte a delle difficoltà si uniscono utilizzando gli strumenti dell’amore, della solidarietà, della collaborazione
Non sono per niente d accordo con questo Decreto.
Non si è risolto niente, anzi peggioreremo, ma di quale ripresa parliamo ….
Questo virus è stato portato dai Cinesi, non viene dalla spazzatura, noi siamo agli arresti domiciliari, e rischiamo di impazzire a stare tra quattro mura.
Speriamo finisca tutto presto.
Stiamo attraversando un periodo molto preoccupante e quindi mi rendo conto che da soli non è facile arrivare a una soluzione definitiva. Dobbiamo avere fiducia nel Governo italiano intanto. Bisogna non farsi prendere dall’ansia e accettare le regole dello Stato. Io personalmente per esempio cerco di non uscire senza una motivazione valida, cercando di riprendere alcune cose che avevo trascurato per non avere tempo, come fare scarpe di lana e sciarpe, o leggere.
Nel frattempo mi tengo informata attraverso i TG anche pregando che l’emergenza passi al più presto, anche per il bene della famiglia, dovendomi anche occupare di un parente disabile.
Purtroppo dobbiamo adeguarci a questo nuovo stile di vita completamente nuovo e inusuale per noi tutti.
Questo è però l’unico modo se vogliamo bloccare il contagio che potrebbe propagarsi velocemente. In Cina e a Codogno, dove i nuovi casi stanno diminuendo, ha funzionato, quindi è stato opportuno estenderlo anche al resto d’Italia.
L’Italia nel passato è stata caratterizzata da difficoltà per le quali si è sempre trovata una soluzione, questo vale anche per quest’altro problema molto serio la cui risoluzione può avvenire solo attraverso l’impegno di ciascuno, vale a dire rispettando il Decreto. Questo tempo dev’essere inteso come momento riflessivo da dedicare a sé stessi e ai familiari più stetti con cui ovviamente si condivide lo stesso tetto. Molto importante è che il messaggio che proviene dai media sia filtrato sopratutto per i bambini, i quali dovrebbero apprendere da ciò che le persone difronte a delle difficoltà si uniscono utilizzando gli strumenti dell’amore, della solidarietà, della collaborazione
Non sono per niente d accordo con questo Decreto.
Non si è risolto niente, anzi peggioreremo, ma di quale ripresa parliamo ….
Questo virus è stato portato dai Cinesi, non viene dalla spazzatura, noi siamo agli arresti domiciliari, e rischiamo di impazzire a stare tra quattro mura.
Speriamo finisca tutto presto.