Il caso di Marisa – Sulla denuncia

Nel ringraziare i commenti ricevuti finora, e nel ricordare che il Forum sarà attivo fino al 22 Febbraio p.v., un ulteriore caso di femminicidio dilaga nei mass media.

Un’ulteriore prova della paura a cui è sottoposto chi è vittima di maltrattamenti.

Di seguito il post:
https://milano.fanpage.it/omicidio-curno-marisa-che-oggi-avrebbe-compiuto-26-anni-temeva-che-il-marito-le-facesse-del-male/

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Marisa avevasporto denuncia ai carabinieri lo scorso 28 gennaio.

“Era preoccupata Marisa perché sapeva che le sarebbe accaduto qualcosa di brutto, lo sapeva e ne aveva parlato anche alla famiglia, alla sorella Deborha che aveva denunciato ai carabinieri di aver trovato le ruote della sua auto bucate, proprio quella che usava per andare a prendere la sorella al lavoro. I campanelli d’allarme c’erano tutti ma anche questa volta non sono stati abbastanza per mettere al sicuro Marisa la cui vita è stata spenta a 25 anni”

Cosa può fare una vittima? Perchè la donna non denuncia? La denuncia, necessaria, perchè non sempre è un efficace deterrente della violenza?

Al via i commenti.

2 commenti su “Il caso di Marisa – Sulla denuncia

  1. Una vittima sicuramente non deve isolarsi, ma cercare l’aiuto prima di tutto nelle persone fidate, anche se la prima cosa da fare dovrebbe essere la richiesta d’aiuto alle istituzioni, cosa però non semplice per diversi motivi per la quale occorre appunto il sostegno e coraggio di qualcuno

  2. Rosalia, 60 anni, casalinga

    La donna secondo me non ha protezione dei familiari e quindi ha paura di denunciare o non denuncia anche per cautelare i figli.
    Anche se denuncia può essere uccisa perché i competenti non le danno attenzioni.

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