Mobbing e lavoro: quali soluzioni?

“Quando il lavoro fa male”.

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Il mobbing come violenza subdola e pianificata nei confronti del lavoratore e denigrazione del suo essere persona, dagli effetti nefasti sul corpo, la psiche, la socialità e il futuro lavorativo.

Come riconoscere i segnali di questa patologia organizzativa e come uscirne senza ripercussioni a lungo termine sul benessere personale costituiscono i nuovi argomenti del Forum aperto fino al 31 Ottobre PV.

Articoli emblematici di riferimento per inquadrare il fenomeno sono reperibili ai link

1. http://espresso.repubblica.it/attualita/2019/04/15/news/mobbing-violenze-infine-malattia-supermercato-1.333777

2. https://roma.repubblica.it/cronaca/2017/05/18/news/roma_vieta_alla_cassiera_di_andare_in_bagno_per_tutto_il_turno_sospeso_il_direttore-165725510/

Quindi …. Al via i commenti!

6 commenti su “Mobbing e lavoro: quali soluzioni?

  1. Il mobbing, l’ atto più vile e nefasto che possa esserci. Per me, in piccolo, nel mio ambiente di lavoro si chiama ostruzionismo. Certo non è violenza fisica, ma violenza psicologica.

  2. Purtroppo è un fenomeno diffuso in molti ambiti lavorativi, anche in sanità capita che primari e capodipartimenti possano discriminare collaboratori e subordinati per svariati motivi sopratutto per appartenenze politiche differenti o x sessismo nei casi di discriminazione di un primario uomo verso collaboratrici donne (medico, infermiere ecc.)… Spesso persone frustrate in ambito familiare e sociale scaricano il loro isolamento verso i colleghi di lavoro e purtroppo capita molto più frequentemente di quanto si possa pensare

  3. Il Mobbing danneggia la salute del lavoratore ma ciò che è peggio è la mancanza di supervisori o di chi è in grado di capire alcune dinamiche riconducibili a questo fenomeno

  4. Per me la parola mobbing nel vocabolario la cancellerei. In questo momento c’è molta difficoltà a inserirsi nel mondo lavorativo.
    Ci sono molte persone che farebbero molti sacrifici per averlo. Ma quando credono di avercela fatta incontrano dei datori di lavoro che definirei vigliacchi, perché approfittando del loro bisogno li sfruttano. Per esempio facendoli lavorare molte ore con paghe minime,non gli consentono neanche un po’ di pausa ecc.. Secondo me bisognerebbe munirsi di coraggio e denunciare tutto alle autorità competenti, come sindacato dei lavoratori, autorità competenti ecc.

  5. Salve il mio pensiero sul Mobbing è deleterio pensando che la nostra società vive questa realtà, dove povere vittime vengono messe sotto pressione per la cattiveria umana o dal datore di lavoro o dai colleghi quel che è peggio. Non è per niente costruttivo e ne produttivo per il mondo del lavoro che sempre più indietro và, complimenti per gli argomenti che lei tratta dottoressa Angela Ganci di grande impatto e di crude realtà di menti deviate di cui poco si parla, sperando in un futuro migliore per ľumanitá.

  6. Mi colpisce la definizione sopra riportata “patologia organizzativa”. Ci sarebbe molto da dire e approfondire, ma basta poco per rendersi conto che il mobbing non è che una spia di una società sempre più disumanizzante/disumanizzata. Grazie per avere condiviso questi articoli e interessanti spunti di riflessione

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