Processo mediatico, tra diritto all’informazione e rispetto della dignità della persona.

Processo mediatico, tra diritto all’informazione e rispetto della dignità della persona

Data: 29 Maggio 2023
Sede: Evento FPC giornalisti, Organizzato da ORG Sicilia

Temi trattati

1. Necessità di non presentare l’indagato come colpevole.
2. La libertà dei media va salvaguardata e i giornalisti devono garantire la trasparenza dell’informazione.
3. Autorità politiche indicano come colpevoli semplici indagati.
4. Il comunicato stampa non è sufficiente e non permette al giornalista di fare domande di approfondimento.
5. Le conferenze stampa devono essere organizzate per motivazioni di urgenza, mentre i processi mediatici non hanno nulla a che fare con il processo giuridico.

6. Il riferimento alla nozione di interesse pubblico con riferimento ai reati rilevanti per l’interesse pubblico (per una determinata collettività), con un dialogo su alcune categorie come il sinistro stradale. Il riferimento ispiratore è la Corte Europea dei diritti dell’Uomo, l’interesse pubblico è collegata a ogni atto di un amministratore pubblico, a prescindere dalla categoria di reato poiché la riservatezza privata in questi casi è secondaria all’interesse pubblico. Le modalità di comunicazione spettano al giornalista, come la pubblicazione di intercettazioni telefoniche. Non si possono pubblicare foto lesive della dignità se non vi è interesse pubblico. Si possono pubblicare foto basta che si specifichi il grado di colpevolezza (primo grado o successivi o indagato).

Ulteriore esempio, qualora si parli di indagini all’ Università per molestie si deve indicare quale docente, al di là del grado del processo.

Sul processo mediatico: segue le regole della spettacolarizzazione, esso si chiude in tempi molto stretti, anticipa la sentenza del giudice ed è in grado di compromettere la reputazione dell’indagato (che appare già condannato in fase preliminare), anche se poi riconosciuto non colpevole.

2 commenti su “Processo mediatico, tra diritto all’informazione e rispetto della dignità della persona.

  1. Negli ultimi anni sempre di più assistiamo a processi mediatici. È una tematica particolarmente sentita e con cui dovremo fare i conti anche in futuro. In un mondo virtuale e mediatico non ci possiamo sottrarre a queste nuove dinamiche. Complimenti alla dottoressa Angela Ganci che riesce sempre a trovare spunti attuali di interesse.

  2. Quella dei processi mediatici è una brutta piaga del mondo giornalistico. Bisogna fare in modo che questo problema venga risolto con interventi legislativi ad hoc.

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