Zona Bianca: si può parlare di libertà differenziata?

SECONDO QUANTO RIPORTATO DAL CORRIERE DELLA SERA DI OGGI 5 GENNAIO 2021 AL LINK https://video.corriere.it/cronaca/zona-bianca-15-gennaio-cosa-vuol-dire-come-funziona/af168a72-4ed4-11eb-80d3-dd4bb2b89fab

“Il governo è al lavoro per definire le nuove misure anti Covid da far entrare in vigore dal 15 gennaio. L’ipotesi sul tavolo è quella di istituire una zona bianca per i territori con gli indicatori migliori. Vi rientrerebbero le regioni o le aree con Rt più basso e maggiore capacità delle terapie intensive. A proporre questo «ultimo gradino prima del ritorno alla normalità» è stato il ministro della Cultura, Dario Franceschini. Nella zona bianca gli spostamenti sono liberi e potrebbe essere rinviato l’orario del coprifuoco. Riaprono palestre, piscine, cinema, teatri e musei mentre per ristoranti e bar non ci sarebbe nessun limite di orario. Rimane obbligatoria la mascherina all’aperto e al chiuso così come il distanziamento sociale. Resta il divieto di assembramento e l’obbligo di disinfettare le mani prima di entrare nei locali”.

Come vivete questa notizia? Una libertà differenziata, una libertà per i più “Fortunati”, un confronto difficile con una Normalità tardiva?

A voi i commenti.

 

 

3 commenti su “Zona Bianca: si può parlare di libertà differenziata?

  1. Si tratta di una bella notizia, con la speranza però che non venga meno la prudenza, proprio perché il virus è ancora in circolazione

  2. Purtroppo il futuro è ancora troppo incerto, è presto per potere pianificare attività culturali e didattiche, bisognerà attendere gli effetti della campagna vaccinale per una valutazione realistica di come procedere con i provvedimenti relativi alle regole da seguire nei prossimi mesi

  3. L’articolo, prendendo spunto dalla realtà che ci circonda, tratta in maniera esaustiva la difficile situazione che siamo costretti a vivere nella quotidianità.

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