Tradimento: il terzo inevitabile?

In una nota frase Jim Morrison asseriva che “Non sono turbato perché mi hai tradito, ma perché non potrò più fidarmi di te!”.
Il tradimento è una ferita difficile da sanare, ma quali sono i motivi che spingono a cercare al di fuori della coppa ufficiale una passione che fisiologicamente scema nel corso del tempo?

Una possibile lettura del fenomeno include la noia della routine, il fascinoso narcisismo esasperato del Peter Pan che non vuole crescere, o ancora l’appagamento dichiarato di insopprimibili e legittime esigenze fisiologiche individuali.
In definitiva, si tradisce:
● Perché si è innamorati di un altro/a

● Noia

● Vendetta

● Gusto della trasgressione

● Per obbedire a un’attrazione erotica irresistibile

● Per dimostrare che si è ancora capaci di sedurre

Una lettura estesa è contenuta nel link seguente: https://www.donnamoderna.com/news/societa/perche-si-tradisce-motivi-affinita-di-coppia

Si ricorda, per chi commenta, che il Blog e il Forum annesso non hanno valenza moralistica, che ogni commento è accettato, nei soli limiti di un’espressione lessicale non volgare, e che su temi che toccano la morale o sfere personali, verrà dato un feedback sul punto attuale delle ricerche psicologiche o giornalistiche in materia.
Il Forum è aperto fino al 31 Gennaio pv.

5 commenti su “Tradimento: il terzo inevitabile?

  1. Credo che la vita sia, oltre che una, molto breve, per cui probabilmente per il gusto di trasgredire si cede, ma il più delle volte solo per sesso, non per amore.
    Facilmente con la frequenza quotidiana con una persona che ci attrae, piano piano potrebbe nascere anche l’amore, ma sono problemi.
    Penso che di solito comunque le donne sono di più perché per concedersi con la testa (sesso) prima devono avere anche il cuore per quella persona (amore).
    Si tratta di carenza di affetto il più delle volte, si sente il bisogno di tornare ad amare qualcuno.
    La donna cerca poi una relazione stabile con la persona con la quale si è concessa per amore. Difficilmente è disposta ad avere a lungo un amore clandestino.

  2. Il tradimento è rivelatore di un poliedrico disagio che coinvolge soprattutto la persona che lo compie: cioè, a farsi del male prima di tutto è chi tradisce, in quanto denuncia una scarsa, non forte e instabile personalità; evidenzia la sua immaturità; si arreca un autolesionismo generato anche da una scarsissima autostima. Chi tradisce, oltre a non essere dotato di adeguati mezzi culturali, è bisognoso di un grande lavoro da parte di psicologi, analisti e psicoterapeuti!
    Il tradimento non risolve il disagio che lo ha causato. La persona che tradisce, poveretta (!), innanzitutto tradisce se stessa!

  3. Il bisogno di tradire il/la compagno/a con cui si é in relazione, potrebbe derivare dal bisogno di riscoprire delle emozioni e di ricercare la trasgressione, perché il rapporto di coppia, nel tempo, é diventato abitudinario e noioso. Un altro motivo potrebbe essere ricercato nella necessità di ricevere delle conferme, per sentirsi ancora seducenti e desiderabili. In generale, la coppia dovrebbe provare a risollevarsi dal problema o a prevenirlo, costruendo un equilibrio interno, anche attraverso il sano dialogo e la manifestazione deliberata delle proprie esigenze, di modo che il rapporto diventi più stabile e sicuro. Sarebbe produttivo ritagliarsi, con costanza, dei momenti da dedicare alla cura reciproca sia dal punto di vista fisico che emotivo. Ogni tipo di relazione con l’altro presuppone un impegno che andrebbe rispettato e nutrito giorno dopo giorno.

  4. La società stigmatizza il tradimento perché è la cosa più socialmente visibile ed eclatante, ma non si chiede mai cosa può esserci alla base di quel tradimento: io posso tradire una moglie con un’amante se lei tradisce il patto matrimoniale non volendo avere rapporti sessuali con me, allora la società cosa vedrà di più, come sono a letto con mia moglie nel mio privato oppure l’amante etichettata come poco di buono e me altrettanto?

  5. l’esigenza di tradire è, tutto sommato, semplice da spiegare:
    – noia
    – discrepanza tra orologio ormonale maschile e femminile (timer biologici troppo diversi per potere essere fedeli tutta la vita)
    – donna insoddisfatta dalle prestazioni del partner (troppo frettolose o troppo egoistiche)
    – voglia di ricevere attenzioni da persone appena conosciute
    – desiderio di scoprire nuove personalità che si incontrano lungo il nostro percorso (ricerca del nuovo)
    Penso davvero che il tradimento (parola anacronistica e fuori dal tempo) sia quasi fisiologico,
    basta studiare cosa succede in altre società culturali diverse dalle nostre

I Commenti sono chiusi.